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Un nuovo confronto  fra scale e su due piani di realtà:  l’auto e  il  modello, raccontate dal nostro Tito Tazio.

ALFA ROMEO Tipo 33\3

Arese 1968. Questa macchina da corsa ha condensato i frutti delle positive esperienze del modello precedente (33\2) cercando assecondare i futuri ed imminenti riferimenti regolamentari del Campionato Mondiale Sport Prototipo verso la necessità d’incremento della cilindrata del motore, da 33\2 due per duemila cc a 33\3 tre per tremila cc.

Inoltre un vero e proprio passaggio di consegne al vertice della struttura tecnica di Autodelta si è consumato nello sviluppo del progetto portando C Chiti al posto dei padri storici G Busso e O Satta.

Dunque è già nel propulsore la prima innovazione di rilievo, forse buttando l’occhio sull’eventuale scenario di F1, la cilindrata portata a 2998 cc e testa bialbero con 4 valvole per cilindro. Se ciò non bastasse… con il design della carrozzeria il passo è ancora piu’ deciso e marcato, da una coupè chiusa ad una spyder barchetta aperta, sotto, il telaio viene modificato con pannellature scatolate di avional, il cambio a 5 rapporti giudicato lento ed inadeguato dai piloti verrà modificato in un secondo tempo nel corso dell’ultima stagione ufficiale nel 1971.

Piloti quali T Hezemans, H Pescarolo, P Courage, M Gregory, N Vaccarella, A De Adamich, sfruttando le doti di guidabiltà ed affidabilità generale hanno vissuto la gloria della vittoria sulle piste importanti come Brands Hatch, Monza, Spa, Targa Florio, Watkins Glen.

Nel ’72 la 33 cambia radicalmente nella realizzazione del telaio che diventa tubolare in alluminio (TT) e riceve il nuovo motore 12 cilindri boxer, ma questa è un’altra storia…

Slot.it 33\3

Tra le classiche Sport Prototipo Classiche, una categoria a cui sono particolarmente affezionato per molte ragioni, la 33\3 è la slotcar a cui non potrei rinunciare facilmente.

Semplicemente le dimensioni di base, interasse, larghezza e lunghezza, gli ottimi ingredienti per tracciati tortuosi e ricchi di accelerazioni e staccate (manegevolezza e stabilità), la configurazione classica SW si esprime al meglio per giocare con la stabilità posteriore, ovviamente senza i magneti nel telaio.

Quest’anno ad Aprile l’abbiamo apprezzata seconda classificata alla TargaSlot con muso arancione e numero 5 di N Vaccarella\T Hezemans vincitori assoluti alla Targa’71, agile e dinamicamente reattiva tra tornanti e ponticelli del paesaggio siciliano; in gara altre ed ulteriori non avrebbero guastato, anzi !

Slot.it propone ed offre una vasta gamma di sei differenti livree grafiche piu’ due varianti con i doppi proiettori frontali per le gare di lunga durata (12\24H), inoltre per i piu’ appassionati ed intraprendenti, la versione Body Kit bianco (codice CS11b1) sembra l’occasione l’ideale per chi volesse scatenarsi in realizzazioni di esemplari unici riferendosi ai tanti prototipi (Tcar) allestiti dalle officine Autodelta.

Del tutto personalmente dettagli estetici della carrozza quali gobbone sul cofano posteriore a sbalzo, sagomate e generose prese d’aria laterali per gli scambiatori motore, fanno di questa semplice barchetta una bestiolina pronta ad attaccare in qualunque momento, attendo fiducioso…

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