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Da Wikipedia

collezionismo:
Il collezionismo è un hobby che consiste nella raccolta di oggetti di una particolare categoria.L’insieme di oggetti raccolti, vengono chiamate collezioni. Queste collezioni sono spesso ben organizzate, catalogate ed attrattivamente esposte.

gioco:
In etologia, psicologia, e altre scienze del comportamento, per gioco si intende un’attività di intrattenimento volontaria e intrinsecamente motivata, svolta da adulti, bambini, o animali, a scopo ricreativo.

giocattolo:
Un giocattolo è un oggetto usato da un animale, un bambino o (più raramente) un adulto nell’attività del gioco.

Ho preso queste tre definizioni da Wikipedia, perchè viene descritto uno stato particolare che ci riguarda; noi di questo blog, delle persone che intervisto e nell’interesse che condividiamo. E’ la sospensione dello stato di adulto.
Le ho messe in quest’ordine preciso, perchè come avrete notato, la parola “adulto” nella prima definizione è omessa essendo sottintesa e tende a sfumare nella seconda, sino a diventare evanescente (isolata pietosamente fra parentesi) nell’ultima.
Lo stato è la rovinosa discesa dell’adulto che gioca con un giocattolo. Lo si salva, se lo colleziona, passando di status, migliorandolo, riportandolo alla normalità.
Ma si sa che le conversioni strappate con la forza non funzionano e l’adulto collezionista di giocattoli è e rimane un giocatore, ovvero una persona che svolge una attività di intrattenimento volontaria e intrinsecamente motivata.
Ecco mi piace sottolineare questi due aspetti, partire da una rivendicazione al gioco volontaria e intrinsecamente motivata nel porre a Pietro Barba le domande che chiudono questa prima trilogia del collezionista, se così si può definire le interviste a Sergio Silot, la pubblicazione dell’articolo di Pietro sul collezionismo e ora la sua personale risposta alle mie domande.

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Piero come sei diventato un collezionista di slot car? c’è un motivo particolare?

Ho incontrato una persona.. . era il 1987. Allora giocavo con le radiocomandate (passato da poco il periodo del Kart) che mi ha parlato della sua collezione di slot cars. Mi ha incuriosito e sono andato a casa sua, aveva due vetrine in salotto, con centinaia di slot cars, cose inimmaginabili. E sono rimasto contagiato. Ho cominciato a cercarle ai mercatini, nei magazzini dei vecchi negozi eccetera.

Continuo con una domanda ingenua, ma… quando si può definire che le slot car che hai in casa sono una collezione? perchè ne hai un certo numero, o hanno una certa età, o cosa?

Diventano collezione quando c’è una logica, un sistema in ciò che si acquista. Conosco semplici accumulatori, acquistano cose ma non c’è una relazione. Quando decidi di cercare tutti i modelli di una marca, o tutte le Ferrari mai prodotte, o un modello di ogni marca, o tutti i modelli di un certo periodo, quando c’è un filo che unisce i modelli, quella è una collezione.

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Secondo la tua opinione, quanti saranno i collezionisti di slot car in Italia? e nel resto del mondo? E’ una passione particolare, e vorrei capire se un collezionista in italia è un solitario o ha opportunità di condividere la propria passione. ..

Ho tentato una stima, e non è facile. Comunque direi in Italia oltre mille. Molti collezionisti sono quasi solitari, soprattutto i più vecchi, che hanno cominciato quasi vergognandosi di un hobby giudicato “infantile”.

Quali sono le occasioni (manifestazioni, eventi, club ) dove conoscere altri collezionisti in italia? e in rete?

Se si vuole condividere oggi è facile, in ogni grande città c’è uno o più slot club, poi c’è Facebook, ci sono siti specializzati, ci sono le borse scambio (consiglio a tutti di frequentarle). Persino attraverso Ebay si stringono contatti tra appassionati. Le occasioni non mancano.

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Quali consigli daresti a un collezionista alla sua prima esperienza ? da dove cominciare ? C’è bisogno di un buon conto in banca? Quali sono i prezzi che ci dobbiamo attendere, e quali sono i pezzi più interessanti?

Questa è una domanda impegnativa. Dico subito che il conto in banca non è importante, a meno che ci si faccia prendere da manie di grandezza. Tante belle cose si possono acquistare con poche decine di euro. Per esperienza dico che normalmente la collezione inizia dai modelli con cui si è giocato. Sono quelli che ci fanno battere il cuore. Poi la passione si scatena e vorremmo avere tutto, ma non è possibile. Allora è il momento di razionalizzare, di dare un indirizzo alla propria collezione. In Italia quasi tutti i collezionisti hanno iniziato da Policar, che è anche il mio primo amore, ma non l’unico. In Italia ci sono altre marche che hanno fatto cose meravigliose. Consiglio i neocollezionisti di studiare, di spendere qualche soldino in libri, di consultare i siti specializzati, di frequentare manifestazioni slottistiche e borse scambio.

il collezionismo è solo vintage o si può avere una collezione di valore con pezzi moderni?

Grazie al cielo non ci sono regole. Certamente si può avere una collezione di pezzi moderni! C’è chi vuole solo modelli molto fedeli, chi solo macchine da rally, ogni strada è buona e di solito prima o poi le nostre logiche cambiano o abbiamo esaurito una tematica e ne iniziamo un’altra.

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Il collezionista è anche un giocatore? Mi domando se con la propria collezione si può anche giocare o deve stare solo in bacheca, nuovo e nella scatola originale?

Se non si tratta di una collezione di macchine che hanno corso, magari titolate, se collezioniamo modelli il più possibile perfetti, conviene farli girare con un pò di prudenza. Confesso però che io faccio girare anche il modello più raro (a meno che non si tratti di una scatola di montaggio ancora sotto blister).

Esiste un collezionismo di slot car usate da slottisti particolari, o che hanno vinto un campionato?

Certamente esiste. Ho avuto macchine della mitica scuderia Squit, della Franca (una ragazza che correva negli anni ’60), ci sono poi le Cuca Pizzi eccetera. Queste macchine hanno un fascino particolare, una storia, una vita. Le amo molto. C’è chi colleziona solo queste, con le carrozze tagliate e le ferite di epiche battaglie.

Se domani, passando in un mercatino delle pulci trovassi una slotcar e… scopro proprio lei, la slotcar più rara e di valore del mondo! Quale sarebbe?

Certamente la più rara non è quella di maggior valore. I due concetti non sempre si sposano. Comunque mi emoziona più trovare una bella Unicar o una Mondial che non trovare la Chaparral 2F con telaio in magnesio della Cox o la Bugatti della Scalextric. Ma a pensarci bene oggi un desiderio lo avrei: trovare la scatola di montaggio della Lancia Ferrari 1:24 Tamiya.

 

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