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Il tema sarà ancora la macchina e non voglio dire quasi irriconoscibile perché riconoscerete alcuni aspetti. Ma io sono più interessato alla passione, la virilità, la velocità e il movimento che le trasmette l’automobile e sto cercando di dimostrarlo con un nuovo formato tridimensionale.
Dennis Hoyt, artista americano, si prepara a realizzare una personale in Texas dopo essere reduce da una grande mostra organizzata nel Barein, 20.000 ( dicasi ventimila) persone in tre giorni. Dennis realizza sculture in legno, lavorate con una abilità ebanistica di prima grandezza, componendo ad incastro i pezzi sorretti da un sottile scheletro d’acciaio.
Tutti i suoi lavori sono realizzato in legno di Tiglio Amerericano: partendo da uno schizzo “come può fare qualunque mio cliente” dice Dennis, passando poi a lavorare direttamente sul legno, senza nessun ausilio digitale.
“Quello che voglio esprimere è: come interpretare l’idea della velocità e del movimento in 3D? In quanti modi si può esprimere la virilità, la passione, il movimento e tutte le cose che fanno andare molto veloce un’automobile? Voglio la tensione all’interno del pezzo, voglio la grazia all’interno del pezzo […] Questo è quello che sto cercando di fare ora con le forme e con i colori. ”
” Sto prendendo ora una nuova direzione nella mia arte. Vado via da quello che fanno la maggior parte degli artisti di auto, e lontano da quello che alla gente piace vedere, una sorta di rappresentazione letterale dell’automobile. Io vado dove mi porta il mio cuore e la mia passione: e questo è l’impressionismo astratto. Non so se avrà successo, ma il prossimo anno sicuramente otterrò molta attenzione, perché è qualcosa di totalmente diverso da quello che ho fatto prima. Ho sempre pensato che l’arte automobilistica dovesse essere un’interpretazione dell’automobile e non una presentazione letterale. Ecco, questo è dove il mio cuore mi porta”
Qualunque strada stia prendendo, l’opera di Dennis Hoyt certo non passa inosservata: è raro vedere trasferire in un’oggetto lo spirito del motorsport, materializzare in forme statiche, evidenti e luminose l’energia di una corsa. Le sue auto si sciolgono in scie vorticose, quasi che la materia di cui sono fatte si vada a disintegrarsi in flussi che sgretolano e creano vuoti e trame nelle carrozzerie.
“Alcuni dei miei artisti preferiti sono Pollack e Alberto Giacometti. Ci sono stati alcuni artisti del passato che ammiro molto, e ci sono alcuni nuovi artisti che a volte producono qualcosa che credo sia davvero buono. Ma la maggior parte della mia ispirazione viene dal guardando le macchine in velocità e vedere il movimento sfocato dei colori, e questo è quello che cerco di catturare. “
Da modellista, non posso che ammirare la straordinaria resa tecnica, e la capacità di rendere l’idea del movimento. Il lavoro di questo come di molti altri artisti di Car Art non è facile da vedere a queste latitudini, ma è certo ad artisti come Dennis Hayt che i giovani artisti e designer italiani debbano ispirarsi.
I virgolettati di Hayt sono ripresi dall’articolo Dennis Hoyt’s Solo Exhibition di Marcel Haan di Car art Sport.
Qui invece trovate il sito di Dennis Hoyt e la sua pagina Facebook
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