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Generalmente, lo sapete, Zot4Slot non pubblica anticipazioni se non per modelli particolari, sopratutto quando ad anticipare la notizia è una fonte super referenziata come Giacomo Grazioli su Italiaslot.it , ma il caso merita : ecco le immagini del prototipo della BMW Z4 GT3 di Scalextric nella nuova serie PRC con telaio e la meccanica Slot.it. Se ne parlerà molto nei prossimi mesi, e ce n’è motivo. Sicuramente la macchina è già sotto test e non tarderanno ad uscire nuove indiscrezioni e anticipazioni. Quello che ci piace però sottolineare in questo momento è come la notizia rappresenti – a nostro modo di vedere – un nuovo modello di business produttivo dello slotcar che vede due linee di tendenza ben definite.
La prima è la tendenza alle joint venture fra grandi player di mercato e aziende specializzate ad alto contenuto tecnologico e brevettuale, con cui creare linee di prodotto tecnicamente molto performanti condividendo una medesima piattaforma di gioco, ovvero pista e tecnologie digitali.
La seconda è la creazione di linee di prodotto aftermarket attraverso il canale della stampa 3d On-Demand in rete come Shapeways, che permette la creazione di cataloghi ricchi di titoli per un mercato sempre più affamato di personalizzazioni, senza però l’onere di una diversificazione di produzione costosa e ingombrante.
Sistemi proprietari e concentrazione del core business tecnologico da una parte e aftermarket ondemand in stampa 3D non sono prerogative di questo mercato, ma una tendenza che le aziende manifatturiere stanno affrontando da un po. Dunque perchè non il mondo slotcar?
Oggi è sotto gli occhi l’agreement fra Hornby e Slot.it, ma sicuramente anche altri si staranno muovendo in questa direzione. Tutti hanno da guadagnarci: gli utenti finali che avranno prodotti generalmente migliori, una migliore giocabilità, standard affidabili e una ampia gamma di scelta per la personalizzazione dei loro modelli, ed i produttori che potranno contare sul riposizionamento dei loro prodotti e nell’allargamento e diversificazione dei loro mercati. In conclusione, credo che siano all’alba di una rivoluzione copernicana, produttivamente parlando e che sicuramente ci vedrà coinvolti sia come appassionati che come consumatori.
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