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“Ma come – dice Marco – ti sei fatto battere dalla concorrenza?”Una telefonata sabato, a Marco Rizzi, per congratularmi con lui per l’ottimo riscontro sulla stampa specializzata all’estero della sua Koenigsegg CCX .Mi prendo il suo sfottò, dopo aver elencato le uscite e i commenti, i due bellissimi (ed entusiastici) articoli di Slot in the City (The Area71 Koenigsegg CCX – news, e The Area71 Koenigsegg CCX – Reviews) su Slotforum International ( The Area71: a new slot company launches with their 1:32 Koenigsegg CCX!) , 3Dprint.com ( Incredible 3D Printed Slot Version of the Koenigsegg CCX Super Car) e non ultimo l’uscita su Slotcart Today ( KOENIGSEGG CCX 3DP -The Area 71) che generosamente Marco indica come mio “concorrente”.

Si, Marco e il sottoscritto hanno intrecciato le loro storie – lui quella di The Area 71, e io quella di Zot4Slot, in tempi non sospetti quando sui muoveva entrambi i primi passi nel mondo dello slotcar.
La prima intervista che mi rilasciò, era il 18 giugno dell’anno scorso (sembra un secolo), cui seguì il mese successivo, il report del primo track day dei modelli test.
Da quei giorni, che possiamo dire senza retorica, di vero pionierismo, molta acqua è passata sotto i ponti, tanti prototipi fatti, tanti cambiamenti in corso d’opera, tanti ripensamenti e tante riconferme.

Ho avuto tra le mani quella macchina, l’abbiamo anche sfasciata in crash test improponibili, l’abbiamo ragionata e rivisitata mille volte, ho seguito tutti gli sviluppi, le alleanze commerciali, le inc….ture, gli entusiasmi e gli s…zi del caso: Marco non è un uomo di compromessi, diviso fra bravura e una robusta dose di sregolatezza. Certo, bisogna farci l’abitudine, è un uomo che divide, luci e ombre.
E uomini e macchie da sempre dividono i loro destini, vuoi che siano piloti, vuoi che siano progettisti, e anche questo caso non si fa eccezione: da quando le macchine di The Area 71 si presentarono nei forum e negli slotclub, in Italia, ben inteso, divisero e sollevarono cori di perplessità, non so se più per l’uomo o per la macchina.

“Vacci con i piedi di piombo” mi consigliò un anonimo in Facebook a proposito del mio sostegno in zot4slot.
Risposi: ” Non sono lo sponsor di Marco e non ho interessi commerciali personali: primo perché sarebbe un azzardo, secondo perché farei male il mio mestiere. Il mio interesse principale è il mio editore e le attività della mia azienda, ma in qualità di autore e responsabile editoriale, rispondo solo alla mia etica professionale.”
Nemo propheta in patria, è una triste regola sopratutto qui in italia, che il riconoscimento del valore viene letto perlopiù come familismo o atto di fiducia.

Probabilmente deve essere così, non può essere altrimenti che l’ endorsement per Marco venga da fuori l’italico scarpone, ed è per questo che non mi stupisco del buon risultato all’estero del prodotto di The Area 71, che conferma il valore del prodotto e della tecnologia. Così sdoganata, vede la luce la prima slotcar italiana ( e forse europea, che  io sappia) in “all 3D Print”, prima di una nutrita lista di modelli che vedranno la luce nei prossimi mesi, con tempi e modalità a cui il model market della 3DP ci sta abituando.

 

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