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Tutto per la velocità. c’è una ossessione per la velocità che contraddistingue il nostro tempo. Iniziato quando Il’ja Il’ič Oblómov ne discuteva con Stolz, a proposito della sua indolenza, prosegue oggi in tutte le forme. Attratto dall’incompiutezza romantica, capisco la necessità di ricorrere alla velocità per giustificare l’ansia e l’incertezza che ci contraddistinge, alla ricerca di raggiungere, solo per superare, non si sa cosa. Ma d’altra parte, trovo nel classico, nella sua vivida luce, la chiara essenza delle cose, la bellezza oltre ogni incertezza, ogni gusto, ogni moda passeggera, ogni statistica e ogni opinione. Classico e Romantico confliggono, ma anche si sostengono e si uniscono, formando non già un ibrido “due metà insieme”, ma un… qualcosa che unisce, sintetizza l’essenza classica, con la velocità romantica. Come un Thingie.
Qui si parla di slot, sia ben chiaro, non vi vogliamo portare in nessuna strana speculazione filosofica. Anzi, con i piedi ben saldi sulla pedana come piloti, o seduti come marshal ai bordi della pista, seguiamo ondeggiando con la testa la traccia luminosa che lascia il thingies a tutta velocità. Fra le anime che coesistono in questo piccolo universo culturale, i thingies rappresentano lo spirito libero dello slottismo: liberi dai vincoli del realismo. interpretano la forma dell’auto solo come li immaginano gli spiriti guida del flower Power, liberi dal tecnicismo, che come meccanismi preindustruali si compongono di pezzi di ferro intrecciati e saldati eppur funzionanti, che ti stupiscono come vecchi aeroplani di compensato e tela , in che modo possano volare. Eppure volano, questi thingies.
Ne abbiamo ripresi alcuni a Roncole Verdi, qualche domenica fa e dopo aver passato un po di tempo in rete, nella loro teca digitale e privata del mio account Dropbox eccole, romanticissime e classicissime.
[…] di vetture storiche o prodotti nuovi realizzati sullo stile Flower Power delle celeberrime Thingies di cui abbiamo tanto parlato e […]