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Inseguire un pilota professionista non è facile, e direi che è sconsigliato farlo, sopratutto quando ad esserlo è un campione.

“Perchè per emularlo si rischia grosso, l’esperienza della pista non si può improvvisare e non è solo questione di tecnica.”

“Un pilota non è solo uno che guida bene, è una personalità, è la narrazione di un percorso originale che cresce nell’arco di una vita, germogliato spesso giovanissimo come talento che diventa poi professione, ma mai separato dalle qualità umane della persona: l’uomo e il pilota non si separano mai.

E proprio inseguendo una personalità siamo andati a Lugano a trovare il pilota nelle parole delle persone più vicine e care, una figlia, una moglie, che ci parlino di lui facendocelo conoscere più per le sue doti personali che professionali.

Stiamo parlando di Clay Regazzoni, dove nella sua città natale è stato realizzato il Clay Regazzoni Memorial Room, tutt’altro che un luogo del ricordo, ma piuttosto lo spazio di un’esperienza e della sua condivisione, perchè Clay ha vissuto più di una vita, quella della corsa e quella dell’handicap, entrambe da conoscere.
Ce le raccontano sua figlia Alessia, e la moglie Maria Pia.”

Automobilismo d’epoca, aprile 2017 – Euro 6,00

Il resto dell’articolo lo potete  trovare in edicola, per chi vuole avere anche  il resto di una rivista che  non può non affascinare, o leggerla qui sopra.

Quello  che abbiamo scoperto in più, e che  non è raccontata nella nostra storia, è l’avventura iniziata in seguito all’incidente che  costrinse Clay ad una sedia a rotelle. E’ la  storia di  una  fondazione che rincorre , è il caso  di  dirlo, l’obbiettivo di aiutare chi, sopratutto fra i più giovani, ha in sorte quello di vivere la stessa esperienza di Regazzoni.

“Nell’anno 1994 veniva costituita l’Associazione “Aiutiamo la Paraplegia” – Fans Club Clay Regazzoni, unico Club autorizzato da Clay Regazzoni stesso.

Fin dalla costituzione i principi e gli scopi di tale Club erano molto chiari, il principale era quello di legare lo sport alla beneficenza e, di conseguenza, organizzare varie manifestazioni per soddisfare tali finalità.

Nell’anno 1996, per ragioni di stile e altro, il Fans Club Clay Regazzoni viene modificato in Club Clay Regazzoni: è proprio in questo anno che la nostra Associazione, da semplice Club, diventa una fonte di beneficio per l’Ospedale di Magenta.”

Questo  è quanto  spiega di sé  la ONLUS intitolata a Regazzoni e seguiamo con attenzione e stima, perchè questa piccola espressione di  sportività e perseveranza ci dona un motivo in più per confermarci che  il motorsport  non è solo uno passatempo pericoloso.