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Groove. La sua traduzione letterale è solco, scanalatura. esiste tuttavia anche il verbo inglese to groove, in uso dagli anni sessanta con il significato di divertirsi intensamente.

In the groove with slot car racers è il titolo dell’articolo di Teri Wislow, giornalista e blogger e autrice di Teri Talk, una rubrica (e una playlist youtube) per The Virginian-Pilot.
È arrivata al Pilot nell’estate 2016 e ha più di 20 anni di esperienza nel giornalismo come sceneggiatrice, giornalista ed editrice.

Non è un reportage diverso da quelli che periodicamente pubblichiamo qui, in Zot4Slot: si parla di uno slotclub e dei suoi associati, ce ne sono molti come questi. Potremmo anche dire che se è vero che tutto il mondo è paese, il  Barn Burners Slot Car Club di Williamsburg nella regione di Hampton Roads nel sud della Virginia è del tutto simile a quelli che frequentiamo in questo meridiano.

In questa similitudine di comportamenti e storie personali, in questa vicinanza di atteggiamenti e di pratiche c’è tutto il bello e il profondo dello slotcar, ma probabilmente dovremo dire di una cultura del gioco che accomuna più generazioni analogiche e digitali nello stesso… groove.

Il groove nasce indiscutibilmente dall’effetto wow. E’ dallo stupore che genera la forza di un gioco, e basta guardare le persone che si avvcinano per la prima volta, o che la ritrovano dal loro passato che nasce l’entusiasmo, da cui quella strana forma di dedizione che è la passione.

“Apprendo di più sulla storia di un’auto perché ne ho un modello” dice uno degli intervistati di Teri, mettendo in chiaro un’altra componente di questa alchimia: la conoscenza attraverso il gioco.
E’ un metodo che ci accompagna dalal più tenera inifanza e che condividiamo con un buon numero di specie, anche non umane. Il gioco è evidentemente qualcosa che ci precede, e che assolve alla fondamentale funzione di essere mediatore fra l’immaginario e la realtà.

Ecco spiegato (forse) il motivo dell’irresistibile groove dello slotcar, nell’intenso divertimento che proviamo, con motivazioni tutte diverse e personali. Provare per credere.

Ho parlato di emozioni, gioco e adulti anche in questo post:
Sono solo macchinine? Quando il gioco si fa serio… gli adulti tornano a giocare