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“Monza è sempre una grande emozione. Anche per un monzese attraversare una parte del parco per giungere all’ingresso, da cui comunque già si percepisce il suono dei motori delle macchine in pista, basta per rimescolare i sentimenti, i ricordi ed i sogni, nel profondo del cuore.”
Di Monza Tito dice peste e corna, con quell’affetto malcelato di chi in verità ama nel profondo quel posto.
Probabilmente essere un monzese ed avere un attaccamento viscerale al circuito è un assioma.
Sarà che quando c’è gara tutto rimbomba per chilometri, il rombo entra dappertutto, per le strade, nelle case ed evidentemente anche nelle persone. Forse è quello che li fa ammalare di motorsport.
Questa di Tito è la cronaca di un giovedì di prove probabilmente per i piloti, i tecnici e i meccanici una giornata tutto sommato uguale ad altre, ma per noi che siamo dall’altra parte del guard-rail scendere nei paddock e andare in pitlane non è cosa che si fa tutti i giorni.
L’arrivo del costruttore di Parma ha movimentato la classe, in pista con la nuova P217 il Team 100% italiano Cetilar Villorba Corse con i piloti Lacorte\Sernagiotto\Belicchi, il Racing Team Neederland con Lammers\Van Eerd ed il team danese HIGH CLASS RACING con Fijordbach\Andersen.
La macchina in pista è parsa veloce e con margine di miglioramento attraverso la ricerca del miglior set-up, le francesi LIGIER, ORECA in particolare, decisamente veloci con il team GRAFF ed il G-Drive.
Variante Ascari ed ingresso Parabolica i punti d’osservazione, la staccata ai 50m delle P2 ci ha veramente impressionato, cosi come l’accelerazione in uscita dalla Ascari…fantastica per le P2 che sparano dalla scarico ad ogni cambiata, divertente vedere le GTE provare a spingere inutilmente le P3 all’uscita dell’Ascari.
Dopo il tramonto Monza infine ci regala il piacere ed il gusto delle luci LED on, dischi incandescenti, qualche fiammata dagli scarichi e in un solo istante siamo già nel buio della notte della prossima…Le Mans 24H.