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Correva  l’anno  millenovecentossessantasei. Quattroruote ci  raccontava di  un nuovo  modo di  divertirsi.

Era  un  gioco  giovane, impazzava nei  paesi anglosassoni ed era sbarcato  in Italia come tante altre mode diventando un irrefrenabile fenomeno di  costume.

“Oggi  è  nato un nuovo  hobby che da  l’illusione della  velocità” scrive il  giornalista di Quattroruote in  quell’estate nel pieno del miracolo economico “e  che  permette a  ciascuno di  noi  di  provare qualche emozione di un pilota da  corsa senza  correre nessun  rischio”. Ricordiamoci  che  siamo in anni dove  ogni anno  morire in  pista era un’eventualità abbastanza  probabile per un  pilota.

“Questo  hobby si chiama  slot  car racing”. Un  hobby che fa  fare “guadagni  colossali” ci  diceva stupefatto  di  tanto interesse economico  per  un gioco con  risultati probabilmente simili, se non superiori  a quelli che oggi  producono  i videogame e la  simulazione.

Oggi  non possiamo  che  constatare che  il  miracolo slotcar, come  quello  economico  è stato  un  momento storico irripetibile, che  si  offriva ad una società  in  crescita, con  grandi aspettative sul  futuro e con  un potere economico diffuso, capillare in tutte le classi, molto lontano da oggi,

Quello che è invece ripetibile  e  perdurante nel  tempo, chiamiamolo “effetto wow”, è lo  sguardo di stupore che ancora oggi  ha  chi  si  avvicina  per la prima  volta ad una autopista elettrica, anche fra i  millenials che  della storia di  cui vi stiamo raccontando non ne sanno  nulla.

Vi invito a leggerlo, è un indicatore del clima del tempo e della sua  cultura e pur nella diversità di  marchi e  di alcuni dettagli tecnici, i grado di restituirci quello che  lo slotcar è ancora oggi.

PS. Nel  luglio del  1966 avevo cinque anni.  Giovanni Montiglio che  di anni ne  ha qualcuno  più di  me,  giocava a slot car.  Avendo  avuto  l’occasione di recarci a Norimberga assieme per  la Fiera del Giocattolo, c’è stata occasione di chiaccherare a lungo durante il viaggio e tra le tante cose, abbiamo sfogliato questo articolo di Quattroruote di  cinquant’anni fa, che  ora vi  proponiamo. Lo  ringrazio  per l’opportunità di  riprodurlo  qui  in Zot4Slot.

 

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