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Racconti di Slot.

Così, semplicemente, abbiamo chiamato questa serie di incontri con le persone che vivono quotidianamente la passione per lo slotcar racing. Chi sono? Perchè lo fanno? Che cosa li ha spinti a inseguire il loro sogno e a realizzarlo?

Da due anni Zot4Slot esplora il mondo delle slotcar, riportando l’evoluzione della tecnica, lo sviluppo di nuovi modelli, le storie di aziende e di persone, scoprendo il suo passato per cercare di intravvederne il futuro.

E ogni giorno, nel tracciare la cronaca di questo che a tutti gli effetti è “solo” un gioco, ne scopriamo pregi e difetti, intelligenza e ottusità, invenzione e conservazione, vera passione e semplice fanatismo.
Sempre, delle storie da raccontare.

Zot4Slot racconta storie di slot. Questo crediamo sia il nostro contributo, che di bollettini, forum e istituzionali ce ne sono già, e di molto autorevoli. E’ il nostro modo di far parte di questo piccolo mondo dove ammettiamolo, c’è molta più gente che parla di quella che ascolta.
Ed eccoci dunque tornare da capo alle domande, perchè per raccontare c’è bisogno di porsele.

Le storie sono fatte di domande, domande semplici (qui sta il trucco: più sono semplici, più vanno al centro delle cose, più sono efficaci), sempre alla ricerca di cose, fatti, verità e menzogne piccole e o grandi che meritano un ascolto.

Così abbiamo deciso di raccontare lo slot.

Ascoltare si, ma in che modo? Beh, nel modo in cui si è fatto sempre,seguendo una persona nelle cose che fa e sedendosi per parlarne.
Lo abbiamo fatto con una telecamera (anche due) e un microfono, accompagnandoci nei posti dove le idee si sono fatte cose, luoghi, ambienti dove stare bene, dove riconoscersi e poter parlare con l’intimità necessaria perchè il racconto esca e si liberi semplicemente, con naturalezza.

Chi avremmo intervistato?
Abbiamo conosciuto tante persone, tutte hanno belle storie da raccontare, nessuna che non abbia da dire una sua verità.

Da chi iniziare? Prima di tutto partiamo dai ruoli, ci siamo detti. C’è chi gioca, chi colleziona, chi produce, ognuno lo fa a modo suo e lo ha concretizzato in forme e modi di versi. E’ nella pratica che si riconoscono i partecipanti di un gruppo.

Da questo e da nessun altro criterio siamo partiti, il resto è venuto per l’occasione che abbiamo avuto  di volta in volta, di condividere più o meno a lungo il nostro cammino con i viandanti che ci circondano sulla strada dello slot, e che in quel momento potevano sedersi e raccontare la loro storia.

Così sono nate le prime tre storie che vi presentiamo.

Abbiamo la storia di Stefano Mirabelli, giovane e appassionato slottista del metallo, che ha perseguito il suo sogno e con perseveranza e ingegno realizzando la sua pista e il Model Drome, aperto a tutte le esperienze del modellismo.

C’è quella di Domenico Rusconi che folgorato sulla via di Damasco dal collezionismo delle Policar Vintage, ha ritrovato il suo passato di bambino e il suo presente da adulto nella “creazione ragionata” di quella stanza dei balocchi che è qualunque collezione.

Infine il racconto di Marco Ballardini, imprenditore appassionato ed eclettico, che seguendo il suo spirito inventivo realizza “quello che non c’è” studiando materiali e tecnologie e mettendole in pratica, in un insieme di professione e di divertimento che è il sogno proibito di molti di noi.

I video di  Slot Tales

slot tales mirabelli -4.jpegStefano Mirabelli 

“Quando Lo slot ti rimane nel cuore”

durata: 6’55”
in italiano, sottotitoli in inglese

 

guarda il video

 

slot tales rusconi -1
Domenico Rusconi 

“Il collezionista: passione e ragione”

durata: 6’11”
in italiano, sottotitoli in inglese

guarda il video

 

slot tales ballardini-1
Marco Ballardini 

“Cose belle che funzionano”

durata:5’33”
in italiano, sottotitoli in inglese

guarda il video

Lo staff

Perizia, tanta. Generosità, a sfare. Non è trascrivibile in poche righe la stima e il riconoscimento che abbiamo nei confronti di uno staff che ha profuso tempo e professionalità, e che ha voluto investire in questo progetto credendoci come noi e lavorando duro.
Ringraziamo

Roberto Pelitti per la ripresa, regia e editing, artefice e creativo, ma anche in ordine casuale attrezzista, operatore alla ripresa, fonico e direttore della fotografia, (prendo fiato…) direttore di produzione, montaggio, mix audio e titoli. Senza di lui Slot Tales rimaneva una… storia.

Andrea Sabatini, artista multimediale che ha dato spirito e corpo alla sigla e alla grafica traducendo in segno quello che neanche ci immaginavamo

Gloria Viandanti e Chiara Malinverno per le traduzioni in inglese dallo slang slottistico-italiano.

E poi? ci saranno altre storie?

Ce ne saranno altre, ma ora tocca a voi.

Proponeteci la vostra storia, vediamoci per raccontarla. Prenderemo in esame tutte le proposte, ne discuteremo assieme e le realizzeremo. La storia dello slot manca ancora di molte puntate, una potrebbe essere la tua. Faccelo sapere.

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