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Slotlandia, la manifestazione con cui si rendeva merito allo slottismo italiano, ai produttori, ai club e agli appassionati non si farà. Il Perchè lo lascio alle parole di Giacomo, per quelli che ancora non le hanno lette.
La notizia pubblicata ieri da Giacomo Grazioli per molti di noi non è stato un fulmine a ciel sereno, lo si sapeva, o da indiscrezioni o direttamente da lui, che con voce ben ferma ha sempre parlato chiaro e dichiarato l’insostenibilità del progetto che da tredici anni era un appuntamento completamente autofinanziato dagli organizzatori (lui stesso e Slot Up) e dai contributi dei produttori.
Non possiamo fare della dietrologia, ne vogliamo farla, e attenendoci ai dati di fatto, non possiamo che esserne molto, molto dispiaciuti, e in qualche maniera anche indignati.
Che la manifestazione collettiva più importante per il mercato, dove domanda e offerta avevano un momento di incontro privilegiato e unico, e in un momento cruciale dell’anno sia per i venditori che per i produttori sia stata cancellata per motivi economici, pur con l’affluenza e l’interesse che da sempre ha contraddistinto questa manifestazione, è segno della crisi sì, ma anche della mancanza di lungimiranza degli enti organizzatori di Model Expo, che così perdono una parte di pubblico (e di biglietti).
Non possiamo però che essere solidali con giacomo, e prendere a impegno le sue parole che esortano a realizzare ” qualche cosa di diverso con idee nuove che, si sa mai, porti nuovi appassionati con cui andare ancora più lontano.”
Anche noi ci crediamo, fermamente. Come Slotcar Line siamo praticamente nati in occasione dell’edizione precedente, lì abbiamo conosciuto le persone che contavano, lì abbiamo messo le nostre radici e incominciato a costruire la nostra scommessa editoriale, a sostenerci economicamente con il progetto Tinker’n Go ( in un momento recessivo in cui altri chiudono) e che ci spingono a testimoniare e a lavorare e progettare per il futuro di questo sport. Grazie Giacomo, grazie Slotlandia. Alla prossima.
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