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Una sera alla ricerca del tempo perduto, mi capitarono in mano le mie due macchine della Scalextric anni ’60. Stanno su uno scaffale chiuso della mia libreria, assieme ad una Lady Penelope’s FAB I Thunderbirds rosa della Dinky Toys (chi non sa cos’è non gli interessa e chi sa, non ha bisogno di spiegazioni), sei soldatini piatti Norimberga napoleonici del Corriere dei Piccoli, e una matrioska portata da mio padre dalla Russia, quando era U.R.S.S.
Si può chiamare collezione? Probabilmente no, è una scatola dei ricordi, il collezionismo è attività ben più pensata e metodica, frutto di passione, attenzione e conoscenza.

La mia piccola wunderkammer però mi ha fatto pensare che le slotcar, al di la degli aspetti agonistici, delle prestazioni, delle meraviglie del digitale, delle perfette riproduzioni, sono giocattoli, e quando questi riguardano gli adulti, diventano oggetti da collezionare.

Il collezionismo di slotcar è un universo dal esplorare, in rete si trovano un numero impressionante di riferimenti ricchissimi di informazioni di ogni nazione e di ogni lingua, su un numero impressionante di marche estinte ed esistenti. Senza contare la quantità di slot e piste vintage in vendita. Ma come orizzontarsi, e da dove partire?

Per prima cosa, volevo qualcosa di nostro, di italiano. Sia per poter dialogare senza problemi, sia perchè volevo trovare un marchio che potesse rappresentare il passato e possibilmente anche un futuro. Non c’è stato problema: Policar. Un marchio italiano di prestigio, con una bella storia alle spalle, un tramonto, un timido ritorno e speriamo, un radioso futuro. C’è tutto quello che serve per una bella storia italiana.

Ma bisognava comunque partire da qualche parte. La risposta mi è arrivata dalla rete, per pura serendipity: sono capitato in un gruppo di Facebook, Policar Slot Car che mi ha fatto compagnia per un po’, e dopo un periodo di sedimentazione, eccomi pronto a presentarmi e a scocciare l’owner di turno per l’intervista.
E’ così che ho conosciuto Sergio Silot, collezionista, italiano all’estero, giocatore che ha fatto della sua wuderkammer (tutti iniziamo da li…) la base per la sua collezione…

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Sergio come sei diventato collezionista di Policar? e come mai solo di questa marca?

policar-vintage-5“Direi è stata una coincidenza di fattori. Nel 2011 poco prima di trasferirmi in Spagna mi sono ritrovato per la mani una confezione con 4 automobiline. La comprai a un privato . Era in ottime condizioni . É stato come un colpo di fulmine! Un amore sopito per quasi 40 anni quando Babbo Natale mi porto a casa la prima a pista una Dromocar con due alfa romeo . Le classiche rossa e blu . Ricordo che i fari delle due automobiline si accendevano, e ancora impresso era il tlack ogni volta che passavano per il traguardo …. È uno suono inconfondibile.
Il passo è stato immediato, la passione per i motori in generale, per il mondo vintage e una forte propensione al collezionismo hanno fatto il resto.

Policar è la marca di riferimento per i gli slottisti italiani di un tempo. Una marca dal grande prestigio che molti paesi di tradizione slottistica ci hanno invidiato (Germania, Inghilterra Francia e Spagna tra questi). I pezzi degli anni 60 sono di ottima fattura. La maggior parte di questi ancor oggi possono correre a distanza di 50 anni con tutti i propri componenti originali pneumatici compresi. Con gli anni 70 invece e l’avvento di Polistil i materiali e il disegno delle slot hanno perso il loro fascino.”

Oltre ad essere un collezionista sei anche un giocatore?

“Si è cosí. Non smetto di considerarmi un bambino un po cresciuto. La collezione è il pretesto. Il fine é il gioco. Ogni tanto rispolvero le piste, collaudo e sistemo le slot. Prendo i tempi … insomma mi diverto da solo in attesa che la mia bimba si faccia un po grande. Poi confido con lei di riprendere le sfide di un tempo.”

Hai creato un gruppo in FB di collezionisti. Ci racconti com’è nato e chi lo frequenta? Son o tutti “professionisti” o c’è un pubblico di “semplici” appassionati?

policar-vintage-3“Quando ho iniziato a collezionare ero giá in Spagna. Quindi lontano da mercatini e ferie dove poter trovare qualche buon affare. Ebay ed internet in generale sono le piattaforme piú generose . Ho pensato che un profilo in Facebook specifico, che al tempo non esisteva, poteva offrirmi maggiori possibilitá di scambio , di reperire nuove slot o ricambi, ma anche informazioni. Inoltre fomentare in qualche modo la passione per le slot e diffondere il marchio Policar aiuta a dare lustro e prestigio alla collezione, anche in questa direzione si orienta il profilo in FB

Attualmente “Policar Slot Car” conta con circa 650 membri. Il numero va crescendo di qualche unitá giorno dopo giorno. La stragrande maggioranza è di stampo latino: italiani, spagnoli e portoghesi … ma cè spazio un per tutti . Il gruppo piú attivo è senza dubbio di italiani. Tra questi ci sono esperti , collezionisti , commercianti … insomma chi per un motivo o per l’altro ha un interesse relazionato a questo mondo. Sul sito pubblichiamo foto, notizie, commentiamo aste in ebay , si vendono pezzi o si cercano permute …”

Policar appartine solo al passato o anche ad oggi?

“Direi che oggi Policar è tornata in auge proprio grazie al collezionismo. La generazione che è cresciuta con Policar e Polistil ha rispolverato e dato lustro alla marca. Come spesso dico nella mia pagina : Un tuffo nel passato che fa bene al Presente”

C’è un legame tra la Policar Classica e la nuovo Policar? Cosa dovrebbe portare “in dote” la vecchia guardia alla nuova?

policar-vintage-1“A mio avviso si tratta di due realtà completamente differenti accomunate solo dal nome. Il collezionista ricerca elementi del passato e si muove in un mercato fatto di quotazioni che possono oscillare in base alla domanda … di altri collezionisti, alla ricerca sempre dell’occasione o dell’affarone. Anche se oggi sempre piú difficile. Chiunque ha in mano un oggetto vintage suole documentarsi bene prima di vendere.

Le nuove policar sono orientate a un pubblico differente. Il prezzo è quello di vendita. I modelli hanno poco a che vedere con quelli degli anni 60. Sono cambiate le piste, i materiali, gli stampi … a volte vengono mascherate e vendute in ebay come originali e questo indispettisce un po il pubblico piú esigente”

 

Quali sono i pezzi migliori?

“Se parliamo di Policar senza dubbio i modelli in scala 1:24 con speciale riferimento ai 4 modelli sport-prototipi in Lexan del 1967 sono i piú quotati e ricercati da collezionisti direi di tutto il mondo. In buone condizioni e con confezione originale al seguito possono tranquillamente superare la soglia dei 2000 euro a vettura.

Sempre in casa Policar anche le PolicarMini in scala 1:66 sono molto ricercate. Si tratta di quattro modelli. Per la loro delicatezza è difficile trovare qualche pezzo che sia sopravvissuto ai giorni nostri in buone condizioni.

policar-vintage-7All’interno della linea 1:32 bisognerebbe differenziare tra modelli tipo Siluro e i modelli tipo Prototipo. Tra i primi (un totale di 7 modelli) le piú quotate sono la Ferrari Shark Nose uscita con la confezione nr 1 e 2 nel lontano 1963, e Ferrari V8 e la Ferrari ATS che venivano vendute separatamente , cioè non all’internao di una pista.

Tra le versioni prototipo in scala 1:32 (tra Poly e Policar, Rally e Dune Buggy contiamo un totale di 27 modelli) : ritengo che le quotazioni piú alte spettino alla Ferrari 206 Dino Pininfarina Competizione, alla Osi Bisiluro e alla DR Sebring.

Discorso a parte meritano le varie colorazioni. Ci sono auto molto comuni ma dalla colorazione rara che fanno la gola a molti collezionisti e superano di gran lunga altri modelli piú ricercati…”

 

Si sarebbe potuto andare avanti per altre dieci pagine. E forse lo faremo, perchè il tema del collezionismo merita di essere seguito in Zot4slot con una sezione dedicata. Policar da sola meriterebbe un suo spazio, non fosse per altro se non per per spirito di giusto orgoglio per un marchio che rappresenta a tutto diritto il made in italy, e dunque la sua cultura. Collezionisti, a presto.

 

Qui  trovate  il  link al gruppo  Policar  Slot  Car

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