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La  spagnola MMK,  produttrice di modelli in resina di  grandi  macchine classiche, ha realizzato  in scala 1:32 la Ferrari  166 S Allemano con  la quale  Clemente Biondetti vinse  la  Mille Miglia  nell’edizione 1948, battendo sul  filo  di  lana la  leggenda Tazio Nuvolari.

Cinquantacinquenne, distrutto dalla morte dei suoi due figli e prostrato da una malattia polmonare, il “Nivola” si è ritirato in un convento di Gardone Riviera. Dal vicino Lago di Garda, Nuvolari si reca in città per assistere alle verifiche della Mille Miglia. In Piazza della Vittoria incontra Enzo Ferrari: dopo un breve colloquio, il “Drake” gli offre una macchina. Senza aver mai provato la vettura, scoperta per permettergli di respirare meglio, Tazio balza subito in testa, transitando a Roma con un distacco abissale su Biondetti. Dopo un incidente, è costretto ad eliminare il cofano della 166. A motore scoperto, a Bologna è sempre primo: qui constatando quanto pilota e mezzo siano provati, Ferrari gli implora di ritirarsi. Nuvolari, incurante, riparte: tutta l’Italia, incollata davanti alla radio, trattiene il respiro con lui. Ma a Reggio Emilia cede di schianto una balestra: per la seconda volta, Nuvolari sarà considerato il vincitore morale della Mille Miglia. Biondetti, con un’altra Ferrari va a vincere indisturbato…
(dal sito Millemiglia.it)

alla cerimonia della  premiazione, la prima cosa che disse, consapevole del fatto che tutti si aspettavano una vittoria di Nuvolari fu: “Mi dispiace di aver vinto”.
altri tempi ed altri  uomini, com’è  giusto  che  sia.

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