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1966: la coupé 911, presentata nel ’63 al salone di Francoforte (901 il nome originale modificato in seguito in 911), è oggetto di alcune interessanti analisi e valutazioni che evidentemente hanno determinato la nascita di questo splendido modello realizzato e brevettato da PORSCHE: la 911 Targa

Il nome evoca e si riferisce alle vittorie conseguite alla Targa Florio ed inoltre ne interpreta perfettamente l’ambientazione primaverile a tetto scoperto schiacciando l’occhio al mercato americano California dreaming, tale configurazione assolve finalmente all’aspettativa di mercato, sino a quel momento infatti la 911 è solo una coupé diversamente dalla precedente 356 realizzata nelle versioni cabrio e roadster.
Senza dubbio un’ulteriore conferma dell’attenzione ai requisiti e standard di sicurezza del mercato USA è la soluzione del roll bar in acciaio a vista che di fatto diventa l’elemento distintivo e caratteristico di questa vettura sino ad oggi. La prima serie (A) prevede una sorta di capote composta da tettuccio e lunotto in PVC entrambi smontabili, ma sulla serie B del ’69 lunotto in cristallo e tetto amovibile rendono la soluzione definitivamente apprezzabile per ovvi motivi. Solamente nel 1995 con la serie 993 il roll bar a vista lascia il posto ad una soluzione con cristalli scorrevoli; il roll bar in acciaio spazzolato firmato in ottone viene ripreso nella serie successiva.

Personalmente ritengo la 911 Targa la migliore macchina tagliata degli anni 70, tutta la carrozzeria sino alla linea di cintura è identica alla coupé di cui mantiene la leggerezza sia della linea, in particolare nella vista laterale, sia dei kg sulla bilancia, normalmente ogni coupé risulta appesantita dagli inevitabili rinforzi del pianale.

Intimamente indimenticabili i momenti vissuti a bordo di questa vettura, in primavera con il cielo sopra alla testa e una mitragliatrice al posto dello scarico ad ogni scalata, la lancetta arancio del contagiri che schizzando tra i 5000 e 7000 RPM fa esplodere l’adrenalina nel torace schiacciato nello schienale nelle partenze dai semafori; ero solo un bimbo sul sedile a destra. Più grande al volante di una Targa bianca un po’ vissuta ho gustato la guida di una macchina relativamente impegnativa ma estremamente divertente, sottosterzo in entrata e sovrasterzo in uscita un bel gioco, le sensazioni della vista dal posto guida sono forse quello che rimane unico ed inimitabile e di cui preferisco non parlare ma invitare a provare.

NOTA: in questa macchina sono magicamente mescolati elementi di caratteri e culture molto diverse (Germania, Italia, USA) ma forse complementari che raramente hanno saputo esprimere ed offrire al mondo esempi di tale semplice genialità ed eleganza.

 

FORN0748

PORSCHE 911 Il mito di Stoccarda 50° anniversario

Autori: P.Frère\T.Dron
Editore: Giorgio Nada Editore LDA Milano
Anno di pubblicazione: 2013
Testo in: Italiano
Tipo di copertina: RIlegato
Pagine: 560
Formato: cm. 24×27
Foto COL: 180
Foto B/N: 33

Catalogo Libreria  dell’Automobile

 

 


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