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Racconti, storie e leggende in questo caso rischiano solo di ridimensionare il vero valore, la sostanza, l’essenza stessa della Targa Florio.

Non intendo dunque aggiungere ulteriori parole a quante già spese per evitare un inutile fenomeno si stratificazione di cui questa fantastica corsa su strada non ha bisogno.
L’attività di indagine e ricerca dei dati ed informazioni, sul tema Targa, mi ha in breve suscitato una semplice riflessione che si sintetizza in una ancora più semplice domanda:
Perchè una corsa automobilistica su strada è stata tanto importante e per tanti anni?
Nata dal sogno di Vincenzo Florio nel corso del 1906 è cresciuta nei decenni a seguire cavalcando l’esplosione del mito tecnologico del mezzo meccanico futuristico alimentata dalla forza e dall’ingegno di costruttori, assemblatori ed officine italiane e straniere nelle mani di piloti temerari seguiti ed assistiti da raffinati strateghi nei box, sfiorisce inesorabilmente alla fine degli anni 70 all’ombra del gigante mediatico della Formula1. Nemmeno il disastroso impatto dei due conflitti mondiali è riuscito a fermare, se non negli anni 1915/18 e 1941/47, la passione e l’interesse per questa grande corsa.
A puro titolo di riferimento statistico il 1977 (ultima edizione) quale limite temporale per valutare risultati e prestazioni espresse in numeri ed informazioni sulle quali basare alcune considerazioni interessanti:

Risultati: vittorie e piazzamenti costruttori

Marchio 1 posto 2 posto 3 posto Giro veloce
PORSCHE 11 9 12 8
ALFA ROMEO 10 13 7 10
FERRARI 7 6 4 7
LANCIA 5 7 5 4
BUGATTI 5 4 5 6
MASERATI 4 6 9 4
MERCEDES 3 2 1 4

Alfa Romeo con 6 vittorie consecutive (1930\1935)
Bugatti con 5 vittorie consecutive (1925\1929)
Porsche con 5 vittorie consecutive (1966\1970 ed inoltre 1959\1960 e 1963\1964)
Maserati con 4 vittorie consecutive (1937\1940)
Lancia con 3 vittorie consecutive (1952\1954)

Dunque, oltre le visioni e posizioni di parte, è evidente che costruttori importanti hanno speso ed investito energie, tempo e risorse per affermarsi vincendo, ma soprattutto trionfando sull’intero podio, la corsa che di fatto costituiva la dimostrazione della validità delle scelte e soluzioni di progetto in termini di prestazione ed affidabilità:
Infatti il “piccolo” circuito delle Madonie, impiegato dal 51 al 77, si sviluppava sulla lunghezza di 72Km e comprendeva la bellezza di mille e una… curva.
Vera manifestazione concreta di riconoscimento di valore e tributo a questa corsa su strada è senza alcun dubbio la scelta di PORSCHE con la bellissima 911 Targa nel 1966 sviluppata su base S (Standard) con carrozzeria a tetto aperto e roll bar a vista in acciaio, tutt’oggi presente nel modello attuale 911.
D’altre parte giova ricordare che a Stoccarda il coinvolgimento e la passione per questa competizione avevano raggiunto un livello tale da decidere di sviluppare nel 69 una 908\3 detta bicicletta (telaio tubolare in alluminio aeronautico) quale carta magica da giocare…per vincere. Le 4 macchine infatti erano singolarmente contrassegnate sul muso ognuna con un segno delle carte da poker (Jo Siffert vincitore con asso di quadri sulla 908\3 numero 12).
La primavera mediterranea evidentemente aggiungeva un velo di naturale magia fatta di colori, odori ed anche sapori tipici di un luogo unico al mondo in cui vari uomini potevano esprimere al massimo la propria passione e la voglia di vincere.
Dunque per essere nella storia dello sport dell’automobile bastano pochi elementi ed ingredienti, quelli giusti.

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