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La MS120 è stata l’ultima monoposto di F1 realizzata da MATRA SIMCA di fatto già coinvolta ed impegnata nello stesso periodo nel Campionato Mondiale Sport Prototipi.

Il progetto di G Ducarouge / B Boyer / R Morin si è sviluppato nel corso di 3 anni in rispettive evoluzioni B,C e D, dal 1970 al 1972, affidate nei gran premi di F1 ai piloti JP Beltoise, H Pescarolo e C Amon in particolare nel campionato mondiale del 1972 in cui viene introdotta a metà stagione l’ultima evoluzione D.

Senza dubbio il motore 12V 60° è la caratteristica fondamentale di questa vettura che però non deve mettere in secondo piano la cura della ricerca aerodinamica per le soluzioni del muso in cui è inserito uno scambiatore liquido raffreddamento del motore, l’air-scoop motore e l’affascinante ala posteriore. Il terzo posto al Gran Premio di Francia del ‘72 sul circuito di Clérmont-Ferrand il migliore risultato raggiunto da Chris Amon.

Policar nel 1973 lancia la pista serie Evolution con la Ferrari 312B2 cod. A88 e la MATRA SIMCA MS120 cod. A89 che proseguirà fino al 1976 con altre monoposto di F1(Tyrrell 006, Lotus 76) e vetture Sport Prototipo.
Dunque 2 monoposto di F1, la rossa e la blu per dare i colori all’antagonismo, entrambe spinte a fare sognare il suono del vero 12 cilindri.

La MS 120 riproduce il fascino delle sagome della vera F1 estremizzando le sproporzioni tipiche degli anni 70 per il retrotreno a fianchi larghi…alettone compreso. La carrozzeria è assemblata in tre parti di cui una per simulare il gruppo motore\cambio e sospensioni posteriori, una per il corpo inferiore blu (chassis\monoscocca) ed una superiore bianca per l’abitacolo e la presa d’aria motore. Il telaio, in due parti assemblate, con il traliccio superiore comprende il motore in linea e l’assale vincolato ad incastro tipico Policar ed inoltre simula i collettori e gli scarichi al posteriore ed altrettanto all’anteriore con le sospensioni sull’assale flottante.

Semplicemente complessa questa F1 risulta in effetti molto leggera e ben bilanciata, la generosa carreggiata posteriore richiede gomme morbide e fresche per un vero grip…in pista, esattamente come una vera F1 anni 70.

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