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Logo-PSC-2004La storia dello slottismo italiano è forse ancora da scrivere ma certo una parte significativa l’ha scritta il Posillipo Slot Club.
Ho conosciuto Claudio Savarese all’ultima edizione della 24ore del Verbano, mentre aspettavo di poter intervistare il patron della competizione, Alberto Elli.
quella è stata l’occasione per parlare dello slottismo oggi e soprattutto di domani, senza però dimenticarsi di quello è stato.
e il Posillipo Slot CLub ha avuto un ruolo importante nella sua storia sino ad oggi.

Prima di fare una intervista a Claudio, volevo poter dare una testimonianza di quello che è stato il PSC, e Savarese mi tradusse – gentilissimo – l’articolo sul club apparso nel mese di aprile 2014 sulla rivista inglese Slot MAgazine, in occasione della 24 ore oXigen di Henley in Arden che qui riportiamo integralmente.
Ringrazio ancora Claudio Savarese per la pazienza e per averci permesso di presentare anche qui la sua storia.

Il PSC fu fondato a Napoli alla fine del 1965 dai due fratelli, Geppino (Gey) e Claudio (Cla) Savarese.
Posillipo non è solo il nome della zona dove Gey e Cla hanno sempre vissuto. Nel passato remoto fu il luogo dove la Roma dell’Impero veniva a riposare e divertirsi, Nel passato non tanto remoto, fino dagli anni quaranta fino a metà dei sessanta, ha ospitato numerosi Gran Premi di Formula 1. Nome famosi hanno percorso il tortuoso tracciato posto all’estremo del promontorio della collina di Posillipo: Ascari, Fangio, Villoresi, Surtees e tanti altri più o meno famosi

Gey, il fratello maggiore fu il primo ad essere esposto ad una sorta di slot cars dell’epoca. Agli inizi degli anni cinquanta, ad opera di una marca tedesca ormai scomparsa, esisteva un gioco chiamato “Otto Volante”. Due automobiline, azionate ciascuna da un motore a corrente alternata, si muovevano su di un circuito a forma di otto. Le vetture, diverse solo per il colore, una rossa ed una blu, percorrevano, ognuna separatamente, il tracciato in corsie sagomate da parapetti laterali. La velocità si controllava azionando due manopole indipendenti sul trasformatore di alimentazione. L’ Otto Volante non era espandibile e rimase così com’era. All’epoca Cla era molto piccolo e più che apprezzare le macchine per quello che erano, le considerava piuttosto oggetti da smontare in mille pezzi. Lo smontaggio era una sua attitudine molto spiccata.

Nel ’64 fu il turno di Cla. Il regalo di Natale del 1964 fu una pista a forma di otto della Scalextric. A partire da quel momento la “Pista” crebbe lentamente ma costantemente. L’anno successivo il tracciato, a quattro corsie, aveva uno sviluppo di oltre venti metri, installato in casa in permanenza.
La data ufficiale della nascita del PSC è quella del 27 Dicembre 1965 quando per la prima volta vennero registrate per iscritto le prime nove gare del campionato dell’anno. Da quel momento tutte le gare, I record della pista, le classifiche annuali sono state sempre tracciate e conservate.

I principi che ispirano il PSC sono:

Bravura di guida: Il pilota più veloce deve vincere un tipo di campionato.
Bravura di preparazione macchine: La vettura più veloce deve vincere un altro tipo di campionato.
Criterio di Equità
La corsa la fanno i piloti e le macchine, non la fa il caso. Nessun tipo di gara del PSC prevede i commissari.
Tutti i piloti devono poter vincere qualche corsa. Numerosi tipi di campionati sono svolti durante l’anno. Ognuno indirizzato al principio 1 oppure il 2 o ancora un misto dei due.
Gey è la mente che ha ideato i vari tipi di gare ed ha progettato e realizzato sia l’hardware sia il software di gestione gara.
Già negli anni ’70 la Pista disponeva di un contagiri analogico e numerico con tempi sul giro, record della gara, gestione a semaforo della partenza e controllo delle false partenze, anche in quelle lanciate, con penalità o blocco automatico del solo pilota colpevole.

Ad oggi, durante i 49 anni di vita del club tutto è stato sperimentato: la scala 1/24 e quella 1/32; gare di durata e gare veloci sia in casa che in giro in Europa.
I piloti del PSC hanno corso, anche partecipando sotto il nome di altri Club, a 33 gare di Endurance 24 ore europee, sia di tipo classico che oXigen. Sono stati guadagnati quattro podi ed una vittoria.

Corse e Gare

I tipi fondamentali di gare del PSC sono 3, nati negli anni ’60. In queste gare non c’è bisogno di commissari di percorso perché’ le vetture uscite di pista sono rimesse in corsia durante interruzioni temporanee.
Formula 1
Prototipi
Endurance

Da questi, mediante il controllo computerizzato della pista, sono stati derivati altri tipi di gara, quali il Gruppo C ed il Rally. Tra questi, quelli di maggior successo sono:
Indy Car
Nascar

Formula 1
Una gara di Formula 1 simula lo svolgimento di un intero Campionato Mondiale di F.1 in scala 1:1. La gara si compone di una serie di corse, tutte di 5 giri. Alla fine di ogni corsa vengono assegnati 5,3,2,1 punti alle 4 vetture giunte al traguardo nell’ordine. Se una vettura esce di corsia durante una corsa, resta dov’è, non prende punti e la corsa continua. A fine corsa, se però c’è un incidente con più di una vettura implicata, si individua la vettura causa di incidente che viene penalizzata di 1 punto, mentre si assegnano 2 punti di abbuono alle vetture uscite per causa altrui.
Ad ogni corsa, le 4 vetture ripartono tutte insieme dalla linea di partenza. Le corse proseguono finche’ un pilota, sommando i punti di ciascuna corsa, vince la gara raggiungendo o superando il punteggio di 31 punti.
Una corsa di Formula 1 è molto spettacolare in quanto le vetture non si distanziano mai troppo nei 5 giri di una corsa. Non è raro che la corsa si risolva in volata, con strenui lotte tra i piloti che guidano vetture a contatto tra loro.
Per rendere le corse più equilibrate, ai piloti con più basso punteggio nella classifica generale del campionato viene dato il vantaggio di scegliere per primi la corsia.

l Prototipi
Una gara di Prototipi si svolge in una corsa unica, della durata di 40 giri, con rotazione di corsie ogni 10 giri. Ogni vettura ha a disposizione 2 uscite per ogni frazione di 10 giri. Se una vettura esce di pista, il suo pilota preme un pulsante di start/stop disponibile nella postazione di guida, togliendo così la corrente a tutte le vetture. La vettura viene rimessa in pista con comodità e la corsa riprende. Se un pilota esce per la terza volta nei 10 giri, deve fermarsi in una zona della pista denominata box fino alla fine della frazione. La corsa e’ vinta da chi giunge primo al traguardo dei 40 giri.

Endurance
Una gara di Endurance si svolge con le stesse modalità di una gara Prototipi, solo che è più lunga, al minimo 200 giri, con rotazione di corsie ogni 50 giri e 7 uscite permesse per ogni frazione di 50 giri. E’ possibile formare team di 2 o 3 piloti per vettura. I piloti si alternano alla guida nelle fermate ai box. Si possono così effettuare corse di oltre 2000 giri, di durata fino a 24 ore.

Mentre le gare di Formula, Prototipi ed Endurance possono anche essere disputate senza attrezzature particolari se non con un semplice contagiri e 4 pulsanti di start/stop, le gare Indy Car e Nascar sono possibili solo con un sofisticato controllo computerizzato della pista.

Indy Car
Una gara Indy Car si compone di una serie di corse, ognuna con due frazioni di 2 giri, intervallate da un giro che si immagina svolgersi dietro una safety car. La partenza e’ di tipo lanciato e le vetture, nell’attraversare la linea di partenza, devono rispettare l’ordine di schieramento in griglia. Se una vettura non lo rispetta viene immediatamente penalizzata dal computer con uno Stop&Go della durata di 1 secondo. Se una vettura esce di corsia resta dov’è e la corsa continua. L’ordine di arrivo della prima frazione di 2 giri e la posizione in pista delle vetture eventualmente uscite di pista servono per stabilire la griglia della seconda partenza lanciata.
Le vetture, dopo aver rimesso in pista quelle uscite, effettuano il terzo giro (dietro un’immaginaria safety car) e si schierano per ripartire per i due giri finali. Alla fine di ogni corsa vengono assegnati 5,3,2,1 punti alle 4 vetture giunte al traguardo nell’ordine. Una vettura che non giunge al traguardo non prende punti in nessun caso.
Vince il pilota che per primo raggiunge o supera 21 punti sommando i punteggi delle singole corse.
Anche le corse Indy Car sono molto spettacolari per i duelli ravvicinati e per i sorpassi. Per rendere le corse più equilibrate i piloti scelgono la corsia e si piazzano nella griglia della prima partenza nell’ordine inverso della classifica generale del campionato. Il pilota più forte parte ultimo in griglia e, per vincere, deve sorpassare le altre 3 vetture nei 5 giri a disposizione.

Nascar
Una gara Nascar si compone di un’unica corsa di 12 giri. Prima della corsa, ogni pilota sceglie quanti pit stop vuole effettuare: nessuno, uno al sesto giro, due al quarto e ottavo giro, tre al terzo, sesto e nono giro. Man mano che il numero prescelto di pit stop si riduce, il pilota avrà meno corrente a disposizione per la corsa quindi la sua vettura andrà più piano.
L’arresto ai box viene rivelato dal computer che permette alla vettura di ripartire solo dopo il tempo necessario al “rifornimento”, che è più lungo se si imbarca più “carburante”, cioè se si è scelto un numero basso di pit stop. Se un pilota non si ferma ai box al giro stabilito, il computer fornisce corrente a singhiozzo alla sua vettura permettendogli comunque di ritornare ai box al giro seguente e di “rifornire”.
Se il pilota salta anche questo “rifornimento”, il computer arresta definitivamente la vettura dopo qualche metro. Le vetture uscite di pista o ferme per mancanza di “carburante” restano dove sono, la corsa non si interrompe e vince chi taglia per primo il traguardo dei 12 giri.
Le corse Nascar sono caratterizzati da sorpassi e rimonte. I tempi di arresto per il pit stop e la corrente disponibile devono essere tarati per favorire i piloti che scelgono 3 pit stop, dato il rischio della manovra.

I Campionati
Un campionato raggruppa una serie di gare dello stesso tipo ed ha una durata prestabilita. Alla fine di ogni gara, in base all’ordine di arrivo, vengono assegnati punteggi per il campionato. Un campionato può durare un solo giorno ma anche un anno.
La classifica del campionato viene redatta in base alla media aritmetica che si ottiene dal rapporto tra punti totalizzati e gare effettuate da ogni pilota.
Ciò permette ai Piloti di non essere sempre presenti a tutte le gare del Campionato. D’altra parte, i Piloti che disputano un numero di gare troppo basso di gare nell’arco di un Campionato vengono esclusi dalla classifica finale.

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