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Lo slotcar rischia di sparire da new York. Buzz-a-Rama, l’ultima  spiaggia  per i “clubber” slotcar della Grande Mela.

C’è stato un tempo negli  USA in cui le  piste slot  erano  più numerose  delle piste da  bowling. Ma le  cose  cambiano  e ora che  la passione per le piste elettriche è diminuita, o meglio, ha  cambiato  pelle e “habitat” diventando  come molti  altri  giochi  un  fatto  privato, da  vivere in casa,  non vi è che  un solo posto a New York City dove competere.

Ovviamente questo  movimento  dal  centro alle periferie delle  grandi  città  non è un caso  solo  di  NY, anzi. A questo  fenomeno si assiste dappertutto, non diversamente anche qui da noi.  A parte qualche caso isolato nei grandi centri urbani  italiani gli slotclub non ci sono  ne tantomeno le piste pubbliche che  come  tutto il gioco arcade  ha  ormai perso  il suo  ruolo sociale da quasi un ventennio.

Great Big Story è un canale indipendente, che dice di essere “Una network video dedicato all’indicibile, al trascurato, e al fantastico. Gli esseri umani sono capaci di cose incredibili e siamo qui per raccontare le loro storie”.

La  sua  particolarità è proprio quello di scovare situazioni  residuali,  particolari e  uniche ma sempre con una  forte carica emotiva.
E  una  di queste narrazioni è quella su  Buzz-A-Rama, l’ultima vestigia dello slotcar nella grande città americana che  ha trovato rifugio a Brooklin, al 69 di Church Avenue.

A raccontarci la sua  storia è il proprietario,  “Buzz” Frank Perri che gestisce la sua arcade slotcar da 50 anni, e  che  ancora oggi è li a testimoniare la sua passione per  il suo lavoro e per le slotcar. E speriamo  ci stia ancora a lungo, per noi, per tutti. Ecco la sua storia.

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